"Parcheggi? Sì, ma ai residenti". Il preside di Architettura Olmo attacca Vattimo sulle polemiche urbanistiche.
25 novembre 2004
di Fabio Marzano
"I parcheggi sotterranei nel centro storico dovrebbero essere riservati ai residenti, mentre le piazze andrebbero lasciate a chi viene nella zona aulica per altre ragioni, sarebbe questa l' unica operazione sensata". Gli impianti tanto contestati da ambientalisti e intellettuali vanno costruiti quindi, ma non per attirare il traffico automobilistico nel salotto subalpino. Proposta alternativa e controcorrente quella di Carlo Olmo, preside della facoltà di Architettura e consulente "per il Bello" del Comune, che ieri ha tenuto banco in un convegno organizzato dal Centro Einstein sul tema delle trasformazioni. Lo storico dell' urbanistica tradisce appena il suo aplomb per rispondere alle polemiche sollevate in queste ultime settimane sulle brutture subalpine: dal Palazzo del Lavoro fino a piazzale Valdo Fusi: "è l' opera su cui si sono accumulate più stupidaggini di cui alcune davvero clamorose - ha proseguito Olmo - ed è con rammarico che devo constatare che tra i maggiori esponenti di questa crociata, oltre a molti architetti, ci sia anche Gianni Vattimo, professore con cui mi sono laureato. Sono mesi che si discute degli aspetti deteriori di Torino, e la capacità di farsi del male in questa città è straordinaria". Nel mirino l' estetica delle nuove costruzioni, i progetti per le Olimpiadi, la riqualificazione delle Porte Palatine. "Non si può dire oggi che cosa sarà Torino tra dieci anni, non si può pensare di giudicare un processo che è appena iniziato". La lezione del professore traccia un itinerario ideale che parte dall' ingresso sud, il Palazzo del lavoro, Italia 61 e si conclude sulla Spina 3 in via Livorno e sull' area Italgas nella zona est. Un viaggio che si sviluppa su un' asse irregolare, non geometrico ma che gira attorno a una punta di diamante, l' ex stabilimento del Lingotto. "Si tratta della struttura più sicura di tutta l' area metropolitana. - commenta il city architect - Grazie alla varietà di funzioni, dal supermercato al cinema, è attiva 22 ore su 24 ed è studiata per accogliere persone con esigenze opposte". Un simbolo di democrazia, in altre parole, mix sociale di redditi, nazionalità e culture.